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Pozzuoli Pozzuoli / Via Toiano

Bruciò vivo il cane Spike: manifestanti sotto casa, è rischio linciaggio

L'iniziativa annunciata per il 26 luglio, secondo gli animalisti, può essere pericolosa anche "per la latitanza delle istituzioni". L'autore del crudele gesto agì perché l'animale si era accoppiato con la sua cagnetta

La tremenda fine che è stata riservata a Spike, il cane bruciato vivo ed abbandonato al rione Toiano a Pozzuoli, continua a suscitare reazioni. Oggi il Partito Animalista Europeo ha querelato l'autore del gesto, una crudele vendetta contro l'animale “colpevole” di essersi accoppiato con la sua cagnetta. “Crudeltà e violenza inaudite – denuncia il Partito Animalista – inflitte su un essere indifeso”. All'uomo, specificano gli animalisti, “non è stata sequestrata la cagnetta, che potrebbe subire la stessa sorte (di Spike, ndR)”.

“Oltre alla denuncia-querela – prosegue il Pae attraverso il sui presidente Stefano Fuccelli – ci costituiremo parte civile nel procedimento contro l'autore del reato, abbiamo anche presentato alla Procura di Pozzuoli istanza di sequestro preventivo del cane in suo possesso”.

Gli animalisti chiedono inoltre anche al Comune puteolano, guidato da Vincenzo Figliolia, di costituirsi parte civile, “un atto dovuto per condannare in modo manifesto non solo a parole simili abomini”. Il 26 luglio si terrà una manifestazione nei pressi dell'abitazione dell'uomo che ha ucciso Spike. “Visto il tenore dei commenti e gli animi esacerbati anche dalla latitanza delle istituzioni a tutela dei diritti degli animali – proseguono gli animalisti – temiamo seri problemi per l'ordine pubblico".

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