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Monterusciello

I problemi mai risolti degli alloggi popolari di Monterusciello

Questione infinita per il quartiere "dormitorio" in cui mancano spazi di aggregazione e si continua a lottare contro i problemi di manutenzioni degli spazi abitativi. I sindacati chiedono tavolo di concertazione

case-monterusciello_2Lavori in corso per il megaquartiere puteolano, che registra circa cinquemila alloggi pubblici. Il comune di Pozzuoli ha indetto gare d'appalto per far fronte ai problemi relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio immobiliare. Cifre consistenti: novecento mila euro per le impermeabilizzazioni del Lotto 13, via Edoardo Scarpetta e alla messa in opera della guaina delle scale nei fabbricati; altri cento mila euro per far fronte alle situazioni urgenti, come infiltrazioni d'acqua, perdite idriche, che creano molti problemi alla stabilità dei fabbricati. Altri cento mila euro per gli interventi su chiamata. Ma perché ancora tutti questi soldi?
Monterusciello è uno dei quartieri popolari più grandi del mezzogiorno, costruito dopo il bradisismo degli anni ottanta e, lì dove prima c'erano terreni incolti, si edificò un vero e proprio quartiere. I puteolani furono sfrattati e mandati in queste case, la maggior parte delle quali sono innalzate con blocchi prefabbricati. Proprio per evacuare tutta la zona di Pozzuoli centro, molto più a rischio.

Da anni, prima attraverso la società Romeo Immobiliare, i lavori di manutenzione delle abitazioni, a fasi alternate, sono sempre presenti nell'agenda della politica locale. Inizialmente, infatti, i prefabbricati di Monterusciello avrebbero dovuto essere soltanto provvisori (15 anni). Il quartiere doveva essere pieno di servizi. Girando si notano le grandi strutture abbandonate, forse costruite per le attività commerciali, le piazze e i mercati al coperto. Tutto cemento lasciato all'incuria. Ma c'è di più: la collaborazione con la Romeo avrebbe dovuto portare molti più benefici. La Romeo, quando nel '99 stipulò l'accordo con il comune sulla gestione degli alloggi, aveva fornito ai sindacati garanzie sull'assunzione di un consistente numero di Lsu locali, cosa mai avvenuta. Anzi, negli anni, con una serie di subappalti, i "lavoretti" di manutenzione venivano anche affidati a ditte esterne. Le case che dovevano durare 15 anni sembra proprio che siano diventate l'unico punto di appoggio delle tante famiglie cacciate da Pozzuoli centro. Da anni, associazioni, sindacati e comitati cittadini, chiedono che si risolva il problema del quartiere, definito dormitorio proprio per l'assenza di luoghi d'aggregazione, una volta e per tutte. Proprio in quest'occasione i sindacati Sunia, Sicet, Uniat, Assocasa, Saicisal e Cgil Casa hanno rinnovato la richiesta di incontro urgente con i commissari prefettizi per discutere delle problematiche abitative. Le organizzazioni sindacali, infatti, chiedono un tavolo di concertazione, con i commissari prefettizi, per trovare di comune accordo una soluzione al perenne problema delle case di Monterusciello.

monterusciello-1 FOTO DI PAOLO VISONE

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