Troppi rifiuti al Mercato Ortofrutticolo, il commissario Aragno dice basta
Vietate cassette e altri tipi di confezioni nell'area destinata al commercio all'ingrosso di prodotti agro-alimentari di Pozzuoli. Intanto i commercianti protestano: la Tarsu aumentata del 32 per cento
Una discarica a cielo aperto a Pozzuoli? No, il Mercato Ortofrutticolo di Viale dell'Europa Unita. Al suo ingresso, da alcune settimane infatti, ecco apparire rifiuti speciali e ingombranti, carcasse di lavatrici e poltrone. Di tutto un po', insomma. E dopo le numerose proteste giunte dai mercatali e i sopralluoghi del nucleo Ecologia della polizia municipale, il commissario prefettizio Roberto Aragno, alla guida della commissione da due mesi, ha detto stop.
Con una ordinanza è scattato dunque ufficialmente il divieto di introdurre nel Mercato Ortofrutticolo rifiuti di qualsiasi genere ivi comprese le cassette di legno, plastica ed imballaggi vari, trattandosi di area con specifica destinazione al commercio all'ingrosso di prodotti agro-alimentari.
Un sospiro di sollievo per chi opera nel mercato, per i commercianti a lungo penalizzati da quei rifiuti che, spesso e volentieri, venivano introdotti la notte da ignoti visto che si può accedere facilmente alla struttura in qualsiasi momento. E come ha spiegato Aldo Marcellini, rappresentante sindacale di Unimpresa che annovera tra i suoi iscritti più di 200 mercatali di Pozzuoli, i commercianti avevano più volte sottolineato il problema, ma i loro sforzi da soli non potevano risolvere del tutto la questione.
Ma a una buona notizia corrisponde un'altra che fa sorridere di meno. Basti ricordare la decisione giunta pochi giorni fa, da parte della commissione prefettizia, di aumentare la Tarsu del 32 per cento. Un duro colpo per tutti i ceti sociali di Pozzuoli, ma soprattutto per i commercianti che saranno i più penalizzati. A far sentire la propria voce è arrivata l'Ascom cittadina che ha sottolineato la situazione dei commercianti di Pozzuoli, un tempo vittime della crisi economia generalizzata e della contrazione dei consumi.
Adesso ci si mette anche la Tarsu comunale tra mille controsensi, a partire da quello che vuole sì l'aumento della tassa, ma la diminuzione - se non la sparizione totale - di cassonetti della spazzatura in alcune zone. Un'ulteriore tegola sul capo, dunque, che in un modo o nell'altro
occorrerà portare con dignità e fatica.
