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Anche Monte di Procida contro la discarica del Castagnaro

Il primo cittadino, Francesco Paolo Iannuzzi, avvisa Caldoro e Cesaro: "Non sottoscriverò l'accordo di programma"

L'amministrazione del comune di Monte di Procida ha comunicato al Presidente della regione Campania Stefano Caldoro e a Luigi Cesaro, Presidente della Provincia di Napoli, la volontà di non sottoscrivere l'accordo di programma per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti nell'area Domitio-Flegrea.

Si allarga così a tutta la zona flegrea il fronte del “no” alla discarica nel Castagnaro, che giorno dopo giorno sta vedendo una massiccia solidarietà da parte di associazioni e amministrazioni limitrofe. Il sindaco del Comune di Monte di Procida, Francesco Paolo Iannuzzi, infatti, ha chiesto ai Presidenti di regione e provincia di procedere “all'individuazione di un ambito omogeneo per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti tra i Comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto”.

“L'intervento – si legge da una nota – oltre a non trovare condivisione da parte degli Enti Locali del comprensorio flegreo perché non rispondente ad una logica di efficiente dotazione impiantistica in grado di dare una risposta funzionale alle esigenze territoriali, contribuisce solo a martoriare ulteriormente un territorio che paga pesantemente lo scotto di discariche e rifiuti tossici sversati abusivamente”.

È ormai accertato, infatti, che la vicina discarica di Pianura, quando era funzionante, accoglieva anche rifiuti tossici di ogni tipo. Il sindaco, inoltre, ha chiesto inoltre l'approvazione di un piano di fattibilità per la realizzazione di un'efficiente filiera impiantistica che garantisca, all'interno dei Comuni indicati, la piena autonomia in tutte le fasi di recupero e smaltimento dei rifiuti. Sino all’approvazione di detti piani, il Comune di Monte di Procida ha invitato gli Enti coinvolti a soprassedere sulle operazioni di ricomposizione delle cave, in primis quella del Castagnaro.

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